Un nuovo progetto sociale di rilevanza territoriale e rieducativa è stato avviato grazie all'iniziativa di Anna Bruni Agnes, presidente della Commissione distrettuale CARCERE, MISURE ALTERNATIVE, REATI, GIUSTIZIA. Questo progetto, proposto alla Casa Circondariale di Voghera in collaborazione con il Dott. Davide Pisapia, il Distretto Rotary 2050, il Rotary Club Gruppo Longobardo guidato dal Rotary Club Valle Staffora, UEPE Pavia con la Dottoressa Fontana, le Associazioni API Lombardia e la cooperativa 381 Onlus Orti Sociali rappresentata da Moreno Baggini e Sara Fasani, mira a reintegrare soggetti svantaggiati attraverso l’agricoltura sociale.
Il progetto si propone di offrire formazione "on the job" sia all'interno che all'esterno del carcere, coinvolgendo detenuti, soggetti in prova e individui impegnati in lavori di pubblica utilità, nella gestione di arnie per la produzione di miele. Questa formazione professionale permette ai partecipanti di appassionarsi al mondo delle api, acquisendo nel contempo competenze utili per il loro reinserimento nella società una volta scontata la pena.
Davide Pisapia della Casa Circondariale di Voghera sottolinea:
“La rieducazione è un processo dinamico di ricostruzione della persona. Questo progetto, voluto da Anna Bruni, dimostra come sia possibile un cambiamento reale. Iniziative come queste, che stimolano i detenuti a sentirsi utili, sono fondamentali. Oltre ai laboratori di teatro, attività come l’apicoltura, che mettono i detenuti in contatto con la natura, sono particolarmente efficaci e di grande impatto”.
Anna Bruni Agnes, ideatrice del progetto, aggiunge: “Grazie al supporto del Gruppo Longobardo del Rotary, abbiamo organizzato attività formative presso la casa circondariale di Voghera, guidate dall'esperto apicoltore e educatore Marco Cavanna”.
La Dottoressa Fontana del gruppo UEPE Pavia dichiara: “Il progetto è in linea con la vocazione agricola del nostro territorio e ha un forte impatto sulle interazioni sociali e ambientali. Favorire l’inclusione e accelerare il reinserimento sociale sono obiettivi sempre più rilevanti”.
Il miele prodotto sarà venduto in botteghe alimentari e nei mercati di Campagna Amica di Coldiretti, garantendo così la sostenibilità del progetto. Moreno Baggini della Cooperativa 381 Onlus sottolinea: “Ringraziamo il Rotary e la Casa Circondariale per aver coinvolto Orti Sociali e la Cooperativa 381. Le api insegnano a lavorare insieme e a condividere obiettivi comuni, un’importante lezione per il reinserimento sociale”.
Il progetto rappresenta un’opportunità unica per i detenuti di impegnarsi in attività costruttive, sviluppare nuove competenze e rafforzare la propria autostima. Attraverso l’apicoltura, i partecipanti possono connettersi con la natura e guardare al futuro con una prospettiva positiva. Le sessioni formative in apiario si sono rivelate particolarmente coinvolgenti, con i detenuti che hanno mostrato grande interesse e intraprendenza, proponendo anche idee innovative come la produzione di “miele al peperoncino”.
Il progetto continuerà fino al 2025, sostenuto dall'impegno di tutti i gruppi coinvolti e dei volontari. Questo impegno collettivo dimostra che tutti meritano una seconda possibilità e che, con il giusto supporto, è possibile un reale reinserimento nella società.